“A corrompere la moralità più integra intervengono non solo le colpe, ma anche le disgrazie”.
Washington Square narra la storia di un brillante medico newyorkese, il dottor Austin Sloper, e della sua unica figlia, Catherine, donna ingenua, insicura e del tutto sottomessa al genitore. Quando il cinico e affascinante Morris Townsend si presenta, deciso a conquistarsi le simpatie di quella ricca ereditiera, il padre gli si oppone strenuamente.
Per la prima volta in vita sua, la fanciulla pare decisa a ribellarsi e, supportata da zia Lavinia, si getta a capofitto in un amore a cui mai si sarebbe aspettata di poter aspirare. Neppure la minaccia di essere diseredata e perdere per sempre l’affetto paterno sembra sufficiente a vincere la sua ostinazione.
Ma Morris, il suo amato, si rivelerà altrettanto capace di sottostare a un simile sacrificio? Riuscirà Catherine, a dispetto della crudeltà del padre e dell’ambiguità del suo pretendente, a coronare il suo sogno?
Henry James (1843 – 1916) fu uno scrittore e critico letterario statunitense, autore di romanzi come Ritratto di Signora (1881), Giro di vite (1888), L’età ingrata (1889) e del famoso racconto lungo Il carteggio Aspern (1888).