Chiedetemi cosa penso di Budapest Swing Lovers e vi sentirete rispondere così: una strada fuori mano male illuminata della periferia di Parigi con la pioggia, quella pioggia fine e umida che ti costringe a infilarti dentro al primo locale aperto, un piccolo pub fumoso con un gruppo di jazzisti che tra un brano e l’altro ingollano birra scura da bottiglie sparse sul piccolo palco. O un claustrofobico, ma rilassante viaggio notturno in metropolitana: una scarrozzata surreale illuminata da blande luci al neon dove non c’è differenza tra lo stare seduti vicino al finestrino o in piedi aggrappati al palo.
forse non è più mia la condizione rilassante dell’abbandono
ho appoggiato la fronte alla finestra
per sentire il freddo della pioggia fuori
Stefano Lorefice è nato a Morbegno (Sondrio) nel 1976