Ambientato nella brulla terra sarda, Canne al vento affronta tematiche quali la povertà, l’onore, la superstizione. Vi si cela un mondo denso di simboli, miti della Bibbia e ideali inequivocabilmente umani.
Efix, anziano contadino sardo, è amorevolmente ancorato all’ultimo piccolo podere posseduto dalla famiglia delle sue padrone: le sorelle Pintor, tre donne nobili, ma povere, serrate nel loro altezzoso distacco dalla nuova società, grossolana e spudorata, composta per lo più da mercanti e usurai. Oppresso dal perenne rimorso per un antico delitto, Efix conduce una vita devota alla ricerca della suprema espiazione. A lui toccherà il compito di attenuare il disastro finanziario procurato dall’improvvisa comparsa di Giacinto, il figlio sbandato di una quarta sorella, Lia Pintor, fuggita anni prima per il ‘continente’, dove sperava di condurre una vita migliore.Grazia Deledda (1871-1936) è stata vincitrice del premio Nobel per la letteratura nel 1926. tra le sue opere: L’edera, Canne al vento, La madre, Annalena Bilsini.
Efix, anziano contadino sardo, è amorevolmente ancorato all’ultimo piccolo podere posseduto dalla famiglia delle sue padrone: le sorelle Pintor, tre donne nobili, ma povere, serrate nel loro altezzoso distacco dalla nuova società, grossolana e spudorata, composta per lo più da mercanti e usurai. Oppresso dal perenne rimorso per un antico delitto, Efix conduce una vita devota alla ricerca della suprema espiazione. A lui toccherà il compito di attenuare il disastro finanziario procurato dall’improvvisa comparsa di Giacinto, il figlio sbandato di una quarta sorella, Lia Pintor, fuggita anni prima per il ‘continente’, dove sperava di condurre una vita migliore.Grazia Deledda (1871-1936) è stata vincitrice del premio Nobel per la letteratura nel 1926. tra le sue opere: L’edera, Canne al vento, La madre, Annalena Bilsini.
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