Nella raccolta poetica di Olga Tanti si evince, in modo simbolico e a volte mascherato, il dolore per le vicissitudini della propria ed altrui vita raccontato con stile espressiva ed elegante.
Il dialogo tra l’autrice e le cose, come si pone nella lirica dedicata all’estate, è espressione di essenzialità e di un tempo che si dilata nel racconto di emozioni, sensazioni e ricordi.
La ferita interiore diventa marchio dello strazio privato e si traduce subito in consapevolezza della precarietà della vita distillata nella purezza delle parole scelte. Queste si fanno sentenza, senza perdere un valore musicale.
Olga Tanti, nata a Pontremoli, laureta in Filosofia all’Università di Pisa, ha insegnato Letteratura Italiana e Storia negli Istituti di istruzione secondaria superiore. Questa è la sua prima opera.