Povera gente, i testicoli da cui siamo nati, sono ancora sempre la nostra sostanza. Immensamente più felice è lo scemo, il povero, il malvagio, di cui funzioni il membro, che non il genio, il ricco, l’evangelico, anormale là sotto…
Pubblicato postumo nel 1952, Il mestiere di vivere è il memo- riale di Cesare Pavese nel quale l’autore annota, sotto forma di appunti frammentari, i suoi pensieri e le sue sensazioni. Iniziato dall’autore mentre era stato confinato dal regime fascista a Brancaleone (Rc), e continuato fino alla morte, ne costituisce l’autobiografia.
Tutto questo fa schifo.
Non parole. Un gesto. Non scriverò più.
…conclude anticipando il gesto estremo con cui la notte tra il 26 e il 27 agosto 1950, pose fine ai suoi giorni.
Cesare Pavese (1908 – 1950), scrittore, poeta e traduttore italiano, è considerato uno dei maggiori intellettuali italiani del XX secolo. Tra le sue opere: Il compagno (1947), ll carcere (1948) La bella estate (1949) La luna e i falò (1950)