Il nipote di Rameau è un dialogo satirico nel quale Diderot discute su questioni di etica ed estetica. I due personaggi che danno vita al dialogo sono designati con i pronomi lui e io, il primo indica Jean-François Rameau e il secondo lo stesso Diderot.
Rameau intrattiene il filosofo raccontando episodi della propria vita: è un musicista fallito, un adulatore di professione, un miserabile di talento; uno scroccone che sopravvive facendo il buffone di corte nei salotti della borghesia parigina.
Agli occhi del filosofo, quest’individuo spregevole appare come un misto di delirio e di buonsenso, di abiezione e di onestà. E proprio per questa sua contraddittorietà, il giovane Rameau sconcerta e affascina Diderot, il quale constata, stupefatto e a tratti inorridito, come sia possibile che una stessa persona sia dotata della più profonda sensibilità estetica e del tutto sprovvista del sentimento morale.
Denis Diderot (1713 – 1784) è stato un filosofo, enciclopedista, scrittore e critico d’arte francese. Fu uno dei massimi rappresentanti dell’Illuminismo e uno degli intellettuali più rappresentativi del
XVIII secolo.