Scritto nella prima meta del 1800, quando Pellico decide di affiliarsi alla Carboneria per seguire gli ideali di libertà e riscossa anti-austriaca, proprio mentre l’Austria decreta la pena di morte per i carbonari della Lombardia, questo diario assume una duplice valenza: da una parte troviamo la condanna della nuova ondata rivoluzionaria, dall’altra un grande messaggio di fede.
Il fulcro del libro e incentrato sull’esperienza della prigione, fra alternanza di ricordi felici e tristi pensieri.
Silvio Pellico (1789 – 1854).
Poeta romantico e autore di tragedie; fra le altre sue opere: I doveri degli uomini.