Siccome giorni mesti e rapidi
si rincorrono come cerchi in uno stagno,
regolari e implacabili,
così la vita s’abbrevia
e il suo fulgor
si tramuta in mesto affanno.
Travolto e disarmato
mi abbandono,
silenzioso e dolente,
tra le braccia del tempo,
invisibile traghettatore:
spietato regnante,
ci avvolge col suo manto
trasparente e muto.
Paolo Barbieri, è nato a Carrara nel 1950