Moro, fra ragazzi biondi e dagli occhi azzurri, Tonio legge Schiller e scrive versi, laddove i compagni preferiscono lo sport e l’aria aperta. Il contrasto fra i due mondi si manifesta altresì nel silenzioso idillio con Ingeborg e nell’amicizia, incompresa, con Hans: due figure, che susciteranno in lui per tutta la vita una profonda gelosia. In seguito alla morte del padre e alle se-conde nozze della madre, Tonio decide di abbandonare la città natale, ma la sofferenza nel percepirsi diverso dagli altri lo accompagna anche quando egli, ormai adulto, diviene un affermato artista. A Monaco, incontra la pittrice russa Lisaweta, con cui conversa di arte e di vita, scontrandosi con il giudizio finale in cui lei lo definisce ‘un borghese sviato’.
Ma sarà in Danimarca – nel rivedere insieme Hans e Inge intenti a ballare su una terrazza, che il passato ritornerà scevro di ogni dolore e Tonio capirà di aver finalmente acquisito la forza per mitigare il suo perenne conflitto interiore.
Thomas Mann (1875-1955), premio Nobel per la Letteratura nel 1929, è uno degli scrittori di maggior rilievo del Novecento europeo. Tra le sue opere: I Buddenbrook (1901); La montagna incantata (1924); Doctor Faustus (1947).