Pubblicato nel 1936, quattro anni dopo il rifiuto di Martinetti a giurare fedeltà al fascismo, Il Vangelo riprende, completandole, le tesi esposte nell’opera Gesù Cristo e il Cristianesimo e ci restituisce la figura di un Gesù profeta morale, senza miracoli, che esorta all’unione spirituale con Dio e all’amore per il prossimo.
Il filosofo si propone di ricostruire la verità del percorso umano di Gesù, filtrandone l’insegnamento etico attraverso l’impiego della ragione che, per lui, non può che coincidere con la fede.
Il Vangelo, “lasciando da parte l’elemento leggendario e dogmatico, cerca di disporre il materiale evangelico nell’ordine logicamente più appropriato. Tutto quello che i Vangeli contengono di essenziale per la nostra coscienza religiosa è stato qui conservato”.
Piero Martinetti (1872-1943), professore di filosofia teoretica e morale, a partire dal 1927 fu il direttore, seppure senza comparire come tale, della Rivista di filosofia. Tra le sue opere La libertà (1928), Gesù Cristo e il Cristianesimo (1934), Ragione e fede. Introduzione ai problemi religiosi (1934).